“Ma questo l’hai scritto tu ?!?”.
Quante volte ho sentito questa frase. La diceva sempre mia madre quando andavo a scuola.
Sembrava che scrivessi da cani: in realtà doveva mettersi gli occhiali. E in realtà si riferiva alla calligrafia, non certo a quel che scrivevo.
Forse se lo chiederebbe ancora oggi se leggesse i miei libri. E chissà: magari farebbe la stessa domanda.
“Ma questo l’hai scritto tu ?!?”
E questa volta, contrariamente a quando andavo a scuola, si riferirebbe a quel che scrivo, non certo al Times New Roman o all’Arial :-D.
Ma non mi ha ancora scoperto e io non sono uno che ama raccontare in giro che gioco a fare lo scrittore (anzi: lo sCrittore, visto che gli Scrittori sono altri… 😀 ).
Già, la calligrafia. Complice l’era digitale in cui siamo immersi, diventa molto raro scrivere lunghi brani di proprio pugno.
Intendo dire qualcosa di più consistente della lista della spesa o delle poche righe che si è costretti a scrivere quando ci capita qualche modulo da compilare.
Sarebbe interessante paragonare un brano scritto a video con lo stesso brano scritto a mano.
Ci si accorgerebbe che la calligrafia rivelerebbe molto di più della scelta di vocaboli e del modo di costruire le frasi.
Spinto da questa curiosità, mi sono cimentato a cercare qualcosa inerente all’analisi grafologica.
E ho scoperto questo sito: www.analisigrafologica.it.
Non credo che si tratti di qualcosa di scientifico. O meglio: non ho le competenze per stabilire se si tratti di qualcosa di serio. Però è stato divertente. Ho trovato diversi test interattivi e devo dire che in buona parte, scientifici o no, corrispondono al vero.
Eccone uno: Scopri i tuoi punti di forza
Ed ecco il mio risultato.
Devo dire che mi riconosco. Ho scoperto aspetti nascosti della mia “scrittura”.
Mi sono fiondata sul test. Lo sai qual è il risultato?
Posso ricopiarlo? penso mi somigli molto! 🙂
I tuoi punti di forza, per quel poco che ti conosco, ti rispecchiano molto!
Il mio profilo è titolato: semplicità e saggezza e dice questo:
Hai un’istintiva capacità di allinearti con il flusso dell’esistenza, invece di contrastarlo, e già questo ti predispone a vivere un sereno rapporto con la realtà. Ma hai anche la sagacia e la concretezza della terra, che ti spinge a cercare il meglio che puoi ottenere, misurando i tuoi limiti ma impegnandoti anche per conquistare le mete che ti prefiggi.
La tua sana filosofia di vita ti predispone dunque a quella semplicità che non deriva dall’adattamento passivo o dalla povertà di idee ma, al contrario, può nascere proprio dall’allineamento con i processi dell’esistenza.
Dunque accetti sia la gioia sia il dolore, la vittoria e la sconfitta, e con pazienza aspetti il tempo giusto confidando nel destino e nelle tue capacità. Ed è proprio questo l’atteggiamento saggio che ti spiana la strada. Con una buona pianificazione delle tue energie puoi affrontare ed eliminare gli ostacoli ed arrivare dove vuoi.
😀
Anche io devo dire che il tuo responso è in linea con l’idea che mi sono fatto di te. Quindi siamo già in due che si ritrovano… e questo gioca a favore dell’attendibilità del sito. Ho intravisto anche altri test che farò presto una di queste sere. 😀
Ho dimenticato una cosa importante: complimenti per la veste nuova del blog. Mi piace molto! 🙂
UAU! Grazie! 😀 😀 😀
Devo ancora smussare alcuni “spigoli” tecnici, però la sostanza c’è…
Bella la nuova grafica. Molto pulita. Però credo si sia persa la continuità con il feeder: a quanto pare feedly non ti riconosce più e dovrò ri-metterti.
Per quanto riguarda la grafia, la mia dice che sono pigro: infatti scrivere a mano “mi fa troppa fatica” 😉
Grazie grazie! 😀
Credo che il feeder sia cambiato perché ho cambiato piattaforma.
Feedly dovrebbe digerire questo:
http://retroblog.dariustred.it/feed/
Quanto alla grafia, io non ho bisogno del test: so già di essere pigro !!! 🙂
Ho una calligrafia orribile. Scrivo male. tra le altre cose in stampatello minuscolo, vizio che mi porto dietro dall’età prescolare. Ho imparato a scrivere praticamente da solo copiando dai libri che non avevo ancora 5 anni, tutto fiero andavo da mia mamma facendole vedere i “capolavori” di cui non capivo nemmeno il senso. Anni duri quelli delle elementari, ricordo la sofferenza del dover scrivere come diceva la maestra. Mi sono sempre sentito un impostore nell’utilizzare la bella calligrafia. Ora, ovviamente, me ne frego e scrivo come voglio.
Vuol dire che in una delle tue vite precedenti devi essere stato un amanuense recluso in qualche abbazia a copiare libri… 😀 😀 😀