Attraversammo Béziers al galoppo e raggiungemmo il Nemausus della Gallia Narbonense in una sola giornata di viaggio da Montpellier. All’ultima ora della sera del 31 di maggio, entrammo nel territorio papale chiamato Contado Venassino, strategicamente situato tra Francia, Germania e Italia, e i nostri animali passarono alfine il magnifico Pont St. Benezet, sopra il nero Rodano, quando ancora alle nostre spalle non era tramontato il sole. Il castello del vescovo fu il primo degl’importanti edifici che incontrammo appena varcate le mura d’Avignone. Gli rivolgemmo un’occhiata stanca e curiosa e proseguimmo la nostra sfiancante cavalcata al trotto in direzione del quartiere ebraico, oltre il quale si trovava la capitaneria dei Cavalieri dell’Ospedale di San Giovanni.

Ambientazione tratta da Iacobus

(Matilde Asensi)

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4 commenti su “Avignone, Pont St.Benezet

  1. Uhm… “alle nostre spalle non era tramontato il sole.” Ora, Google Earth è difficile da manovrare e un po’ mi perdo, ma non mi pare che attraversando quel ponte, ti trovi il tramonto alle spalle… o si?!

    1. O sì.
      Nel romanzo i personaggi arrivavano dalla Spagna ed effettivamente, attraversando il quel ponte (che ai tempi era intero), hai il tramonto alle spalle.

      (Ho come un deja-vu… Non è che la tua domanda è una sottile presa per il cubo della mia pignoleria… 🙂 🙂 🙂 Avevo fatto un’osservazione molto simile in riferimento a un’ambientazione a New York in merito a due tizi che osservavano il tramonto sul mare…)

      1. No, non è una sottile presa per… è che conoscendo proprio la tua pignoleria, mi chiedevo quale fosse l’errore stavolta. 😛

        1. Nessun errore. Ultimamente mi piace viaggiare leggendo. Nel vero senso della parola. E certi posti (e certe ambientazioni) meritano un post.

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