E’ un periodo in cui scrivo poco, pochissimo.
Non è questione di mancanza d’ispirazione, né di blocchi da scrittore.
E’ banalmente una questione di tempo e, quel poco che ho, lo sto dedicando a diverse letture, tanto che la mia primavera ormai è diventata una stagione di lettura.

Non mi accontento più di leggere un libro e di aspettare di finirlo per leggerne un altro: scopro un autore e mi viene da leggerne le principali opere. Trovo un tema che mi incuriosisce e cerco autori che ne parlano da diversi punti di vista.
Dunque ecco un elenco parziale delle mie letture contemporanee:

1. Libro della creazione.
2. Dialoghi tra alieni.
3. La verità sul caso Harry Quebert.
4. Helgoland.
5. Palladion.
6. I geni manipolati di Adamo.
7. I maestri invisibili.
8. Così mi hanno detto che finirà il mondo.
9. I tre moschettieri.

Impressioni a caldo

Non metto link e non cito gli autori e men che meno faccio recensioni, sia perché in genere non amo farle, sia perché sono tutte letture in corso.
E i saggi dicono che è bene terminare una lettura prima di darne un parere che abbia senso.
Ma siccome non sono saggio 😛 , mi diverto comunque a segnare qui una serie di pareri sintetici e impressioni a caldo.

Il più divertente? Dialoghi tra alieni.
Il più inquietante? Così mi hanno detto che finirà il mondo.
il più ricco di refusi? I tre moschettieri.
Il più scientificamente interessante? I geni manipolati di Adamo.
Il più classico? Palladion.
Il più profondo? I maestri invisibili.
Il più immenso? Libro della creazione.
Il più scientifico? Helgoland.
Il più sopravvalutato? La verità sul caso Harry Quebert.

E’ un mix abbastanza variegato: romanzi, saggi, interviste. Titoli classici e titoli moderni. E poi diciamolo: pure titoli improbabili. Ma amo esplorare, anche a costo di prendere direzioni poco convenzionali.

Podio provvisorio

Il gradino più alto del podio spetta a Libro della creazione. E’ una lettura impegnativa, ma in grado di aprire la mente: finora mi ha regalato un grandioso senso di libertà e mi ha alleggerito il cuore su domande annose, curandomi dalla “nevrosi” saggiamente tratteggiata nel lungo prologo.

Sul podio ci sarebbe anche il secondo e il terzo gradino, ma in questo momento è un bel match tra Helgoland e Così mi hanno detto che finirà il mondo. Con I tre moschettieri all’inseguimento.

Parere graffiante

Sulla via della bocciatura La verità sul caso Harry Quebert: checché se ne dica, qualcuno (ancora una volta…) ha pensato bene di risparmiare sull’editor e di sperare che nessuno se ne accorgesse. In effetti, al vedere il successo che ha avuto, tutto sommato l’hanno fatta franca. Sarò pignolo, ma alcuni strafalcioni trovati finora sono troppo evidenti.

6 commenti su “Stagione di lettura

  1. Cioè, dici che stai leggendo nove libri contemporaneamente? E io che mi sentivo wow per portarne avanti tre insieme! Allora anche tu hai un’impressione negativa del caso Quebert? L’ho sentito da più parti che è sopravvalutato, nessuna smentita finora: come ha fatto a diventare un caso letterario?
    Buone letture, allora. Ogni tanto affaccia. 🙂

    1. In realtà penso che sia una questione di abitudine, non tanto di fatica. Non è che mi senta poi così “wow”: dopotutto il tempo di lettura, grosso modo, è lo stesso. L’unica cosa che cambia è cominciare una lettura senza aspettare di finire quella in corso. Alla fine diventa anche una questione di umore: di cosa ho voglia stasera? Di un romanzo, di un saggio? Qualcosa di curioso? Qualcosa di leggero? Ecco che allora proseguo una lettura invece di un’altra. Poi è inevitabile che si tenda a proseguire più velocemente quella che interessa di più.

      E Quebert, dopo le prime 200 pagine, è rimasto il fanalino di coda. Decisamente sopravvalutato: originalità prossima allo zero (pensa a una puntata della Signora in Giallo è già hai messo insieme metà dell’ambientazione. Ricordi Twin Peaks, la fiction anni ’90? Ecco, hai messo insieme anche l’altra metà e un bel pezzo di trama). Credibilità ai minimi, con scene al limite del ridicolo: potrei scriverci una serie di post.

  2. Ohhhh, finalmente qualcuno che la pensa come me sul caso Harry Quebert di cui oltretutto ho scoperto il colpevole con largo anticipo.

    1. Non ci sono ancora arrivato ma mi sono già fatto una mezza idea. In ogni caso ho già la nettissima sensazione che non resterò affatto stupito quando lo scoprirò. Proprio come quando guardavo la Signora in giallo, che capiva tutto molto prima della polizia (e guarda caso, anche in Quebert la polizia è molto “zen” e pressapochista…)

  3. Beato te che ti puoi permettere di leggere in base alla voglia del momento, sul solco di quel vecchio adagio : Ambrogio, avrei voglia di un . . . non so che’.
    Anche se spinto da sollecitazioni differenti mi interseco con te su
    – I geni maniepolati di Adamo, e sul – libro della creazione. Potresti citarmi anche gli autori? Sul primo tema ho letto qualcosa di Buffa e Biglino, poi immancabilmente Sitchin e ci ho infilato dietro Il dio alieno della Bibbia, Il dio cornuto (Perucchietti Battistel ) e il sangue di Caino (stessi autori). MI incuriosiva la tua idea sul quel versante. Personalmente non sono rimasto convinto dal Buffa (QUalche cognizione sul tema ce l’ho) che non finirò di leggere, però queste letture mi hanno messo addosso una furibonda girandola di idee potenzialmente romanzabili, più che altro banderillas sul groppone di un bovino morente . Non ritengo di avere le qualità per farlo ma le dita sembrano andare per conto loro, butto giù galassie improbabili di pixel destinati al famigerato assassino di parole, il cinico e frettoloso ‘Del’. MI occorrerebbe confrontarmi con un vero scrittore per tirar fuori qualcosa di buono, perciò soprassiedo, continuo a masticare teorie poco convincenti e rigurgitare amenità. Insomma un periodo piuttosto caotico.

    1. 1. Libro della creazione : Igor Sibaldi.
      2. Dialoghi tra alieni :Bollani intervista Biglino, Sibaldi, Givaudan.
      3. La verità sul caso Harry Quebert : Joel Dicker.
      4. Helgoland : Carlo Rovelli.
      5. Palladion : Valerio Massimo Manfredi.
      6. I geni manipolati di Adamo : Pietro Buffa.
      7. I maestri invisibili : Igor Sibaldi
      8. Così mi hanno detto che finirà il mondo : Nicole Pelroth.
      9. I tre moschettieri : Alexander Dumas.

      Buffa non l’ho ancora finito perché poi nel frattempo ci ho infilato un paio di titoli della Givaudan. Trovo un sacco di idee interessanti, molto “borderline” per non dire “off-limits”. Ma, dopotutto, so ho (ampiamente) concesso la sospensione dell’incredulità a un romanzetto da quattro soldi come quello di Dicker, non vedo che male ci possa essere ad esercitare la stessa sospensione dell’incredulità nel confronto di certe teorie. Dopotutto, leggere di certe teorie non significa sposarle in toto: mi basta godermi il fascino del momento, prima di dire “sì, vabbé” … 😉

      Quando scrivo non butto via mai niente, almeno non subito: infatti ho una discreta collezione di incipit. E stavo accarezzando la mezza idea di pubblicare una raccolta di incipit per autori affetti da blocco dello scrittore, con un tacito patto soltanto: a loro l’incipit, a me il 25% delle vendite. Magari non lo sappiamo e c’è un discreto plotone di scrittori affermati (quindi già ben “oliati” nei meccanismi dell’editoria…) che, pur rifuggendo dall’idea di avvalersi di un ghost-writer, non disdegnano di farsi suggerire apertamente un incipit che risvegli le loro corde scrittorie… Ecco servito un bella raccolta: 12 incipit in cerca d’autore.
      (Me ne mancano un paio per arrivare a 12… 😛 ).

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