La vostra anima è perfetta; quando non è più imprigionata dentro il corpo, nulla le impedisce di viaggiare nell’universo, visitando luoghi che la vostra mente non è neppure in grado di immaginare. Come posso aiutarvi a comprendere questa sensazione fantastica? Non è possibile esprimerla a parole; non ve la posso spiegare e voi non la potrete comprendere a meno che non l’abbiate sperimentata direttamente. Nella maggior parte dei casi, bisogna aspettare di morire per poterlo fare.
Nell’ora della morte non siamo soli; nel nostro viaggio dalla terra al Cielo, siamo accompagnati dagli angeli e dagli spiriti dei nostri cari deceduti prima di noi. Non proverete neppure per un attimo il desiderio di ritornare. E perché dovreste mai voler rientrare dentro un corpo umano, dal momento che non esiste più dolore, non esistono più lacrime, non esiste più tristezza? E’ questo il motivo per il quale chi muore non vuol più ritornare. L’unica cosa che può spingere l’anima a rientrare nel corpo è la volontà di Dio, semplicemente se non è ancora giunto il momento di abbandonare la dimensione terrena.
Poiché la nostra è diventata un società molto materialista, ci ritroviamo spesso a pensare alla morte in questi termini: “Ma è mai possibile che la morte non sia solo un corpo che va in putrefazione, e che ci sia dunque qualcos’altro?”. Vi garantisco che c’è qualcos’altro; c’è molto, molto di più. Mi auguro di riuscire a trasmettere questo insegnamento attraverso i libri che scrivo, aiutando così le persone a capire. Dovete credere che c’è davvero molto di più, anche se in questo momento non sono in grado di dimostrarvelo o di darvi un segno: per chi muore, si tratta di una realtà inconfutabile. Alcuni penseranno che sia troppo tardi dover aspettare di morire per averne la prova. In realtà, questa prova viene fornita a tutti mentre sono in vita, ma talvolta si fa molta fatica a guardare e ad ascoltare attentamente per poterla discernere.
Tratto da Un angelo tra i capelli di Lorna Byrne