Scrivo questo post di getto per metterci dentro una serie di considerazioni che, probabilmente, non avranno molto di condivisibile. In tal caso, resterò in attesa di qualcuno che mi convinca del contrario.

Ricevo continuamente e-mail in cui si osanna l’importanza di avere una newsletter per promuoversi e per farsi conoscere on-line. Pena? “Restare nell’oblio”. Che la si chiami “newsletter”, “sistema di e-mail marketing” o, per dirla con uno dei termini più in voga ultimamente, “funnel”, c’è un punto debole che accomuna tutti questi sistemi: il mezzo di comunicazione. Ovvero: l’e-mail.

Infatti – è ovvio e quasi inutile specificarlo – questi sistemi, in un modo o nell’altro, creano un’e-mail che viene recapitata alla persona iscritta.

Chi sta dall’altra parte

C’è solo un piccolo dettaglio che, probabilmente, viene trascurato da tutti i fautori di questi magici sistemi: chi sta dall’altra parte, normalmente, riceve decine e decine di e-mail al giorno. Naturalmente mi riferisco alle e-mail inviate da mittenti attendibili (quindi, spam escluso). Se poi si sommano le e-mail private con le e-mail di lavoro, i numeri aumentano ulteriormente. E quindi?

Quindi, per forza di cose, buona parte delle e-mail attendibili finiscono in quel limbo psichico che ci accomuna tutti quanti: il “dimenticatoio”. Tradotto: o la maggior parte delle e-mail di una newsletter vengono abbandonate dopo la lettura di due/tre righe; oppure giacciono non lette, finché non spariscono dall’orizzonte visivo della “Posta in arrivo”, scalzate dalle e-mail più recenti che continuano ad arrivare nel frattempo. Con buona pace del magico “funnel” e del rispettivo guru che ne osanna la magia.

Il piano editoriale

E cosa dire del piano editoriale? Lavoro per il web ormai da 15 anni e se c’è una cosa che ho imparato subito dall’inizio è che il web è un universo in continua evoluzione. Per inciso: non esistono “regole immutabili” come qualche sedicente guru continua a blaterare. Anzi, l’unica regola “immutabile” è proprio questa: non esistono regole immutabili.

Personalmente penso che il tanto celebrato piano editoriale sia la morte del blogging. E anche la morte del funnel. Eppure i sedicenti guru del funnel marketing spingono molto su questa fase: dopo aver impostato il tuo funnel (o il tuo blog), fatti un piano editoriale. “Definisci quante volte scrivere, cosa scrivere, imposta automatismi, invia sempre e comunque, inventati qualsiasi cosa pur di rastrellare iscritti, proporre link, offrire promozioni. Qualsiasi cosa, per l’amor del cielo, ma falla! Pena? L’oblio.”

Ecco: per quanto si possa avere una certa fantasia nel produrre contenuti originali, è inesorabile finire in uno di questi due vicoli ciechi: 1) prima o poi non si avrà più nulla di nuovo da dire; 2) prima o poi si è destinati a ripetersi (magari proprio perché non si ha più nulla di nuovo da dire).

Il fattore tempo

Per quanto ci si possa ostinare a lavorare sodo in quest’ottica (gestire una newsletter e foraggiarla di contenuti freschi), rimane un ultimo dettaglio: servirebbe tempo per vivere. L’amore, la famiglia, gli amici, lo sport, qualche hobby, svaghi vari. Senza dimenticare l’ora quotidiana di caxxeggio, un toccasana a cui non bisognerebbe mai rinunciare per avere un equilibrio mentale ben rilassato. E senza dimenticare anche qualche vacanza, ogni tanto. Ah, certo: poi c’è il lavoro, magari.

Considerando che alla voce “svaghi vari” fatica a trovare posto pure il tempo per la lettura e, soprattutto, il tempo per la scrittura, mi chiedo perché dovrei dannarmi a produrre un’e-mail che nel 95% dei casi finirà nel dimenticatoio altrui.

Cosa direbbe il guru?

Il guru, specialmente quello che sostiene il funnel, direbbe che, se la mia e-mail finisce nel dimenticatoio senza sortire effetti (leggi: vendita, visita, click), vuol dire che non sono abbastanza bravo a scrivere l’e-mail. Eppure, di tutte le e-mail che io stesso ricevo perché volontariamente mi sono iscritto alla tal newsletter, alcune sono scritte davvero bene, catturano l’attenzione… ma non abbastanza da indurmi al click. Eppure mi sono iscritto io alla newsletter!

A questo punto ci vorrebbe un guru che salti fuori per tentare di convincermi del contrario. Ma ho una ragionevole certezza che nessuno si prenderà la briga di farlo, vuoi perché non ho una newsletter e quindi sono solo, qui nell’oblio 🙂 del mio retroblog . Vuoi perché il guru, ammesso e non concesso che passi prima o poi di qui, non abbia di che controbattere. Sei forse un guru che sta leggendo? Allora, forza: controbatti qui sotto nei commenti ma sii convincente. E se penserai qualcosa del tipo “Non ho tempo da perdere per la cause perse”, be’, allora non sei abbastanza guru. 😛

Vieni a prendermi

Madre Natura ha sempre avuto un sacco di cose da insegnarci e sempre ne avrà. Una di queste cose è che i suoi tesori, spesso, non sono mai in bella vista: sono da cercare. E, sarà banale dirlo, certi tesori li trova solo chi li cerca. Ecco, il web, in un certo senso è un po’ come Madre Natura: ci si possono trovare autentici tesori. Forse il mio blog non sarà un tesoro. Forse non lo saranno nemmeno i miei romanzi. Neanche i miei racconti (da notare che non li sto linkando: vai a cercarli… 😀 ). Però, be’, se mai qualcuno li dovesse trovare navigando per il web e se per caso dovesse apprezzarli, stimo li ricorderà meglio avendoli trovati da solo anziché avendo cliccando su un link distrattamente, giunto chissà come senza cercare. Un po’ come i funghi nel bosco: quando li trovi la prima volta, sai dove tornare per trovarli di nuovo.

9 commenti su “Qualche frivolezza fuori dal coro

  1. Chichichi cococo
    GURU GURU GURU
    Quaqua
    Chichichi cococo
    GURU GURU GURU GU
    qua qua
    Con tanti galli che cantano
    Chichichirichichiiiiii
    Troppe galline Rispondono
    Cococoroccoccooooooo
    E se i piccioni spariscono
    GURU GURU GURU GUUU
    Tutte le papere piangono
    Quaquaquaraqquaqquaaaa

    …la canzone dei Guru. 😀

    1
  2. A proposito di funghi, e alberi, e tartufi, dovresti, ma proprio DOVRESTI leggere il romanzo thriller “Susan a faccia in giù nella neve” di Carol O’Connell (se non l’hai già letto, in effetti è vecchiotto). Perché ci sono gli alberi, e i funghi e i tartufi, ma come dici tu… te li devi andare a cercare e non immaginerai mai dove sono. 😉

    1. Mo’ lo leggo per davvero. Se non altro ho qualcuno a cui dare la colpa per una pessima lettura. 😛

      Ti prego, nun me dì che si tratta di un plagio all’indietro, cioè di una trama simile alla mia.
      Che già ho problemi con la realtà che a volte supera la mia misera fantasia…

      1. Un plagio all’indietro…?? No no, tranquillo. E’ che arrivata a un certo punto, salta fuori un tartufo e io esclamo “Toh, questa piacerebbe a Darius!” Poi si va più in là ancora e saltano fuori degli alberi che… [no spoiler] e io rido “Questa manco Darius se l’è mai immaginata!!” Poi c’è il finale che… [no spoiler] e resto lì attonita “Non so se piacerebbe più a Darius oppure al suo amico Emme, e chissà che spiegazione ne darebbero…”
        Mi devo far perdonare per la Guida galattica, via. Questo dovrebbe essere più nei tuoi gusti. 😉

        1. Guarda che ce l’ho nel carrello dell’Amazzonia… Appena arriva, ti dico.

          Lo commenterò con il tuo amico Emme, che in questi giorni stiamo già vivisezionando un altro libro, anche se di tutt’altro genere.

  3. Allora sappi che, da quando sono in ritiro (spirituale e non), l’unico blog che vengo a cercare è il tuo e quello di altre tre/quattro persone, insomma a me non serve la newsletter di nessuno, perché quando ho interesse non ho bisogno che qualcuno me lo venga a suscitare. Dunque, per me hai ragione: sono iscritta a qualche newsletter, ma non ne leggo mai nessuna! Sì, la ignoro, lo ammetto. 😊
    E poi ti do ragione su tutto il resto. Mi sono rassegnata all’evidenza: non devi scrivere per forza qualcosa se le idee scarseggiano, anche perché chi legge si accorge che arranchi (almeno io me ne accorgo) ed è peggio che non scrivere finché non tornano idee ed entusiasmo.
    (Non sto vivendo una crisi esistenziale, eh, però sto facendo tutto quell’”altro” che citi, hobby, famiglia, svago, che me gusta assai, per adesso) 😉

    1. Onorato. Onorato e commosso, aggiungo. E hai ragione anche tu quando dici che se le idee scarseggiano, si vede subito quando si arranca. Si vede nei post dei blog, ma si vede anche in interi romanzi.

Se vuoi lasciare un tuo parere...

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.