Dunque, se ho capito bene, ed è tutto da vedere, dovrei provare a scrivere qualcosa di getto. Unico vincolo, 20 minuti di tempo. Sono le 9.18. Dovrei scrivere fino alla 9.38. Senza fermarmi, senza rileggere, senza riscrivere, senza correggere. Senza. Ecco il problema: senza idee. Il mio problema forse è proprio questo. Non riesco a scrivere di getto senza avere un obiettivo ben preciso. Se non ho trama, sottotrama, o anche solo uno scopo, di cosa dovrei scrivere? Il rischio che corro è quello di prendere la tangente e cominciare a parlare, o sparlare, di quel che mi passa per la mente in questo istante. E cosa mi passa per la mente? Se dico nulla, direi una bugia. Ho la testa piena di pensieri, piena di preoccupazioni. Sono un tipo ansioso nei confronti del futuro. Forse è colpa del passato. Ho avuto una vita difficile, è inutile negarlo. La mia vita ora è difficile. Ma non posso lamentarmi. Ho tante cose belle di cui godere tutti i giorni. E poi non voglio parlare delle mie menate. Tante cose credo non le scriverò mai. Ammetto che prima di buttare giù questo scritto mi son già preparato la via di fuga: male che vada, mi son detto, posso sempre cancellare tutto e dimenticare il post. E fare finta di niente. Con buona pace di Chiara. E di Marina. E di Sandra. E di tutti quelli che nel frattempo hanno partecipato e stanno pensando di partecipare. 9.24. E’ passato ben un minuto in cui i miei pensieri hanno divagato senza approdare a nulla di traducibile in parole sensate. Delle cose più frivole alle cose più gravi. La lettura di ieri sera era decisamente ai confini della realtà. Ma questo sono io: mi piace spaziare da un Terzani a un Melville, passando per un trattato di fisica quantistica a… un trattato di ThetaHealing. Ecco l’ho detto, forse non dovevo dirlo. Ma il guaio è proprio questo: il ThetaHealing m sembra sempre più una cosa seria. E io che avevo cominciato la lettura con pura curiosità. Vediamo dov’è il trucco. Non ho trovato nessun trucco. O chi scrive scrive dannatamente bene con solide basi scientifiche. Oppure chi legge, io, deve ricredersi e aprire ancora di più la sua mente aperta. Dannazione quanto è bello il mondo: ogni volta che pensi di scoprire qualcosa di nuovo, ecco che ti si apre una nuova frontiera. Poco importa se quel che scopri risolve i tuoi problemi: l’importante è conoscere, conoscere, conoscere. Sapere è potere. Chi l’ha detto? So benissimo chi l’ha detto, l’ho persino fatto incidere all’interno del mio anello d’argento. Lo stesso che nella mia finzione portano i miei personaggi. Morgan e tutti gli altri. Sapere è potere. Loro sanno tutto, peccato che siano solo i miei personaggi e che, purtroppo, non esistono. O forse sì? In qualche universo parallelo dove la mia finzione letteraria prende vita. Opppure dove io, semplicemente, la vedo nei sogni quando dormo e nella realtà non faccio altro che trascriverla in racconti e romanzetti che mai nessuno leggerà. Ecco i sogni. La fata fuggita è fuggita proprio da un sogno. Ma era rimasta nel regno dell’energia. Anche Saverio vi è arrivato. Con un sogno lucido. Ho scritto questo racconto qualche anno fa, quando avevo letto una serie di articoli sulla materia oscura. E mi sono inventato il regno dell’energia. Non sapevo nulla di ThetaHealing. Ora che mi sono fatto una piccola cultura, scopro che il ThetaHealing è tutta una questione di energia. E rieccoci con il Theta. L’energia nascosta nell’88% della nostra mente subconscia. Avrò capito bene? Sarà vero? Ma chissenefrega. La verità è che son rimasto basito, ecco. Forse è questo che mi intriga. O mi fa incazzare. Scrivere qualcosa pensando che non esiste e scoprire di non essersi poi così tanto allontanati dalla realtà, vera e presunta che sia.
9.40. Tempo scaduto. Anzi, ho sforato. Ho sempre avuto problemi con i limiti.
Con i limiti di battute (ne sanno qualcosa gli amici di Webnauta).
Con i limiti di tempo. Si è visto ora.
Con i limiti in matematica. Quanto non li sopportavo.
Post Post Scriptum
L’esercizio prevede la scrittura a getto, senza filtri, senza riletture. Può essere che ci sia qualche errore, sicuramente qualche congiuntivo andato a farsi benedire. Punteggiatura approssimativa, forse troppa, forse malposta. Quindi, per chi si stesse chiedendo il senso di questo post, erano solo #imieiprimipensieri.
Anzi no. Non erano i primi, non saranno gli ultimi. Ma devo usare questo hashtag: l’ha creato Chiara. 😀
I limiti in Matematica nooooooo…. che brividi! :O
Meglio i limiti di battute va!
Meglio i limiti di battute, giusto!
Sempre cercando di non sfondarli alla grandissima…. 😀
Sono felice che tu abbia partecipato. Come ho scritto su twitter, è stata una bellissima sorpresa. 🙂
Per quel che riguarda il gioco, solo una piccola precisazione, perché temo che tu non abbia visto il post inaugurale: il limite è un limite minimo, durante il quale la persona si impegna a non mollare. Ciascuno sceglie il proprio, ma si è liberissimi di sforare. 🙂 Qui è tutto spiegato:
http://appuntiamargine.blogspot.it/2017/01/i-miei-primi-pensieri-invito-ai-blogger.html
Anche io conosco il theta healing. L’ho sperimentato e funziona. Tuttavia, purtroppo, come molte tecniche di auto-guarigione, è stato strumentalizzato dai venditori di fumo: potrai realizzare ogni tuo desideriooooo.
Ti consiglio di leggere: La fisica dell’Anima, di Fabio Marchesi. Ti piacerà, secondo me.
Scusami Chiara! Quando mi dicevi del tuo commento e dello spam pensavo ti riferissi alla tua risposta su twitter (che invece ho visto e ho ricevuto la notifica via e-mail…).
Solo oggi ho visto il tuo commento al mio post (che sì, è finito nello spam per via del link ma ora l’ho abilitato…). E ho capito il malinteso da parte mia… 🙁 🙁 🙁
Sono felice di sapere che anche tu conosci il Theta Healing. A me si è aperto un mondo e vorrei approfondirlo per guarire in famiglia. Mi fa molto piacere sapere della tua sperimentazione.
Purtroppo è molto difficile, come in tutti gli ambiti, distinguere i venditori di fumo dal resto.
Grazie per il consiglio di lettura: molto interessante, già messo nella lista dei desideri per i prossimi acquisti.
Scusami ancora! 😛
Esistono delle guide audio molto belle, che inducono lo stato theta, in modo che una persona possa fare da sola. L’importante però è fare in modo di risvegliarsi: meglio che ci sia qualcuno in casa. E meglio avere esperienza. Non so se ti ho mai detto che sono primo livello reiki e faccio yoga da tanti anni. Questo già mi aiuta ad avere un buon atteggiamento. 🙂
Mi sembra che ne hai parlato diffusamente nel tuo blog, o sbaglio? O non ricordo se ne hai parlato in tuoi commenti su altri blog. Comunque sì, so di queste tue conoscenze: è anche per questo che ti seguo… 😀 😀 😀
Ah, caro Darius, anche se non hai confessato quali siano le tue menate, a volte fa piacere sapere che anche gli altri ne hanno, insomma la solita cosa del “non sono sola”.
Un bacio
Credo che le menate le abbiamo un po’ tutti, chi più chi meno.
Nel bene e nel male, non si è mai soli, si è sempre in ottima compagnia.
Il trucco è vedere oltre, guardare sempre il bicchiere mezzo pieno, essere sempre e comunque ottimisti. 🙂
Ti faccio compagnia con i limiti in matematica e Barbara tu fai finta di non avere letto!
Pensavo: di cosa è capace la nostra mente se lasciata a briglie sciolte, eh? Mescola pensieri in una frazione piccolissima di tempo, un sacco di informazioni, un gran caos, ma la scrittura interviene sempre a mettere in fila tutto. Ho seguito volentieri il tuo caos. 🙂
Limiti, derivate, integrali e la summa studio di funzioni…quadruplo bleah.
Preferisco le mie urne con palline rosse e bianco, con reinserimento o senza, e le scommesse su cosa verrà fuori alla prossima estrazione 😛
In matematica, il top-of-the-top-of-the-top, ironicamente parlando, per me sono stati i numeri complessi, basati su niente-poco-di-meno-che…. l’unità immaginaria! 😀
Ecco, in quel frangente ho rimpianto lo studio di funzioni…
Felicemente ferma alla divisione con la virgola. 😛
La mente lasciata a briglie sciolte galopperebbe beatamente senza sosta.
Il problema è che, per mettersi in contatto con le altre menti, dobbiamo parlare. O scrivere, oppure disegnare. E quindi bisogna mettere tutto in fila per farsi capire… 😛
Io mi vanto tanto di scrivere di getto e ancora non mi sono cimentato, bah, che paraculo che sono. Appena mi parte lo sturmundrang mi lancio 😀
Parlavate di matematica? Ora mi informo, non so cosa sia, ci sarà ben qualcosa su wiki 😀
Lanciati. A parte che ci hai già anticipato con il tuo post con la vibrante protesta. Non ho commentato perché potevo solo rispondere con un silenzio mistico… E per quello non ci sono parole. 😀
Ma sì, mi lancerò.
Speriamo che qualcuno mi prenda al volo.
Ed io che scrivo sempre di getto, anzi pure due volte…di rigetto. ?
Scrivere di rigetto! Potrebbe essere un nuovo esercizio interessante… 😀 😀 😀
Vai…gli esercizi sono il mio pane. ?
Bellissimo, ahaha, scrivere di rigetto! 🙂