Tutti noi ne abbiamo una. Anni fa era breve. Negli ultimi anni, complice la diffusione dell’editoria digitale, è diventata lunga, lunghissima. A volte insospettabilmente lunga.
Sto parlando della famosa coda di lettura.
E alzi la mano chi, aprendo l’e-reader, non scopre titoli dimenticati, acquistati mesi e mesi fa sull’onda anomala dei 99 cents, quell’onda che induce a equiparare il successo di vendita con il successo di lettura.
Si potrebbe parlare per ore di questo controverso fenomeno ma suvvia, cosa volete che siano 99 cents?

Novantanove

Un caffè, praticamente. Ma il caffè almeno lo bevi e ti accorgi subito se è un buon caffè o no. E magari ti ricordi bene di andare a berlo da un’altra parte, la prossima volta.
Il libro no: lo acquisti, solo 99 cents, e lo dimentichi lì.
Con buona pace dell’autore, che gioirà per le tante vendite (forse).
Con buona pace della piattaforma di vendita, che gioirà (comunque) per le vendite.

La storia passa così dall’autore ai lettori e si aggiungerà alle tante code di lettura in giro per il mondo digitale.
Ma nel 99 per cents dei casi, pardon 😉 , nel 99 per cento dei casi non verrà veramente letta o quantomeno la lettura non gioverà di quell’entusiasmo che dovrebbe, 99 cents a parte, indurci all’acquisto. E così, dopo mesi e mesi… “Ma davvero l’ho comprato io questo libro?”

La pecunia

Forse è un fenomeno che si potrà solo subire perché, alla fine, la pecunia la vogliono risparmiare tutti e nessuno vuole spendere 4,99 o 9,99 per un’edizione digitale che, a volte, costa quasi o di più dell’edizione tascabile. Insomma la pecunia non la si vuole spendere nemmeno per un autore blasonato e di caratura internazionale, nemmeno per un titolo con buone recensioni.Esempio confronto prezzi edizioni

 

Figuriamoci per un autore sconosciuto.
Ma un autore sconosciuto è destinato a rimanere tale se vende a 99 cents? Difficile dirlo con certezza ma, a certi prezzi, i lettori tendono a fare acquisti meno consapevoli, comprando romanzi e racconti a piene mani senza però mai leggerli.

Risultato? Una realtà distorta: tante vendite, zero letture, zero recensioni.
Superare la soglia dei 99 cents per un’edizione digitale (senza esagerare) per molti potrebbe essere un controsenso ma io ritengo che favorisca l’acquisto consapevole.
Insomma: in un deserto piatto di 99 cents, vedere un picco di 1,99 o di 2,99 equivale a dire “Sono qui: acquistami solo se sei veramente interessato” 😛 .
Certo, le vendite saranno minori. Ma magari le letture, in proporzione, saranno maggiori.
E cosa dovrebbe augurarsi un autore per la propria storia? Più vendite o più letture? Più pecunia! 😀

Scherzi a parte, più letture dovrebbero teoricamente portare qualche recensione in più perché di solito dopo un acquisto consapevole dovrebbe seguire una lettura più interessata e quindi più immediata. In altre parole, quel manipolo di neuroni scozzesi che vive in tutti noi dovrebbe urlare in coro “Azz! Hai speso 1,99 e non lo leggi nemmeno?!?” 😀 Poi, delle due, una: o il libro viene restituito, o il libro viene veramente letto. Sì, certo: può succedere anche che venga comunque dimenticato.

La torre

Ma lasciamo da parte le teorie strampalate e torniamo alla coda di lettura per parlare… della torre.
Chi ama leggere e chi adora bazzicare per le librerie, compra libri più di altri. Ne vedi uno, lo compri e cominci a leggerlo. Ne vedi un altro, “azz!, m’intriga”, lo compri e cominci a leggere pure quello. Alla fine sì, le letture le finisci (quasi) tutte, ma sul tuo comodino si crea la torre di lettura: tutti i libri iniziati, rigorosamente con il dorso in vista.
Le giornate poi vanno come vanno e tutte le sere si arriva a letto con le voglie di lettura più disparate.
Dove andiamo stasera? Nell’Inghilterra vittoriana di Holmes e Watson?
Oppure nella Firenze rinascimentale? Andiamo a Torino da Piero? Al MIT di Boston?
Però anche l’India di 5000 anni fa non è male…
O andiamo a fare un giro in Asia di fine Novecento con Tiziano?

Insomma i piani della torre si muovono, si scambiano tra di loro sera dopo sera. E la torre sottolinea anche i tuoi gusti personali mentre la polvere, impietosa e bastarda, sottolinea invece i titoli che ti piacciono di meno, vale a dire i piani più bassi che continuano appunto a restare più in basso e che, ironia della sorte, fanno da fondamenta (nel vero senso del termine) alle letture quotidiane.

Regalino natalizio

Chi ha seguito fin qui il mio delirio semiserio (anche questi, alla fine, sono pensieri semiseri altamente opinabili, proprio come quelli dell’ultima volta), merita un regalino. Il mio ultimo romanzetto, Misteri di ghiaccio, sarà in regalo nei tre giorni di festa ormai imminente: il 24, il 25 e il 26 dicembre.
Ma come?!? Vi ho scartavetrato i maroni con quel discorso dei 99 cents e della pecunia… e ora metto addirittura “agggratis” il mio romanzetto??

No, non è esattamente gratis: è in regalo per chi mi legge qui. A riprova di ciò non farò alcuna pubblicità sui miei sparuti canali social (eccetto il link di questo post dove, come si potrà notare, non anticiperò la presenza del regalino).
Dopo Natale il prezzo tornerà al suo illusorio 1,99 euro, fatta eccezione per gli umori degli oscuri algoritmi di Amazon di cui io stesso a volte fatico a capirne i meccanismi.

Ah, dimenticavo: Buone Feste.
E ricordatevi di spolverare la torre 😀 …

12 commenti su “La coda e la torre

  1. ????????‍♀️
    Io posso alzare la mano perché non compro i libri sull’onda dei 99cents ma nemmeno il caffè (non mi piace)! Non riesco a farmi piacere l’e-reader ma leggo in digitale (da smartphone) per poi comprare anche il cartaceo (se il cartaceo viene comprato prima, il digitale di solito lo compro durante la lettura, diciamo per necessità; se mi capita di avere prima il digitale, invece, il cartaceo lo acquisto perché se un libro mi piace lo devo avere anche “fisicamente” tra le mani). La torre? Naaa. Troppo disordinata per avere una torre… io spargo in giro, più che torri sembrano residui di frane e, quando sistemo, non li impilo ma li allineo assolutamente senza distinzione tra letti e non. ????????‍♀️ Quindi, tornando al tuo discorso, anche io falso le statistiche di vendita comprando “doppio”. Però oggi è il 21 dicembre, alle 23:23 ci sarà il solstizio d’inverno… insomma un po’ di elementi o almeno una base per un racconto misterioso!

    1. Scrivere un racconto sul 21.12 è molto rischioso, oltre che banale. Quanti cortocircuiti si rischierebbe di provocare in chi legge? 21.12 -> profezia Maya -> Fine del mondo (a proposito: sono già passati 6 anni e siamo ancora qui…).

      Di basi per racconti misteriosi ne ho già un po’. Anzi: ho ancora un mezzo racconto fatto tempo fa per Barbara che sto ultimando proprio in queste settimane… 😛

  2. Alzo la mano pure io, ho un kindle, che trovo utile, ma non scarico compulsivamente. La torre non è altissima perché acquisto leggo smaltisco e ci sono momenti in cui finché non si azzera non si compra null’altro. Diciamo che sono una lettrice forte ma anche ordinata.
    Ricambio gli auguri di buone feste e ottime letture.

    1. Ti invidio. Anch’io mi impongo di smaltire prima di comprare altro. Poi arriva Natale e puntualmente mi arrivano buoni libri in regalo (che apprezzo tantissimo). E il mio manipolo di neuroni scozzesi? Muti. 😀 E io accumulo…

      Ricambio ancora il “Buone feste, ottime letture…” aggiungendo “…ed eccellenti scritture!” 😉

  3. Grazie del regalo. Allungherà la mia coda di lettura ma c’è da dire che io, magari lentamente, leggo tutto ciò che scarico… Buone feste!

  4. Devo essere proprio fusa, perché sono andata per scaricare il tuo regalo e ho scoperto di averlo già acquistato tempo fa. Ecco, temo proprio di appartenere alla categoria dei compulsivi che accumulano libri da leggere, restando puntualmente indietro con le letture 🙁
    La torre cresce, ma prima o poi leggo tutto (o almeno spero di poterlo fare).
    Grazie per il tuo regalo e auguroni di buone feste 🙂

  5. Grazie del regalo, Darius.
    E pazienza per la coda, che sotto le feste si allunga (meglio coda lunga che pancia larga)

    Buon Natale a te e ai lettori di Tredplanet 🙂 🙂 🙂

  6. “…quel manipolo di neuroni scozzesi…”
    Ma dici a me? …Ma dici a me? Ehi con chi stai parlando? Dici a me? 😀 😀 😀

    Io ce l’ho già Misteri di ghiaccio, è finito proprio dentro alla coda del kobo, mannaggia! Credo sia stato uno dei primi che ho acquistato, ma mi è più semplice venire a leggere i racconti qui, che leggere dal kobo (trovo che gli ereader abbiano una pessima gestione-ricerca dei propri contenuti, e credo sia fatta appositamente per facilitare l’acquisto compulsivo e l’acquisto doppio!)
    Adesso ho la torre di lettura (a parte quelli chiusi dentro in libreria, ogni tanto faccio un giro a controllare i non letti) e un post-it attaccato sopra al kobo con la coda “urgente” di lettura. E c’è anche Misteri di ghiaccio.
    Peccato che in questo periodo mi è più urgente aggiornare Linkedin… 🙁

    1. In realtà il “manipolo di neuroni scozzesi che vive in tutti noi” è quel gruppetto che interviene quando ci imponiamo il risparmio selvaggio su qualcosa. Quell’anima ancestrale che anima anche Paperon de’ Paperoni (di origine appunto scozzese), campione mondiale indiscusso di risparmio e riciclo… 😀 😀 😀

      Mi fa piacere che il tuo kobo abbia in pancia un mio racconto. Assicurati solo che il kobo non si surriscaldi troppo perché un titolo come il mio (Misteri di ghiaccio…) si scioglierebbe e non lo trovi più… 😀 😀 😀

      (son passato dall’umorismo scozzese all’umoriso inglese…)

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