Il mio nuovo non-trend mi impone di scrivere un post. Dovrei mettere le virgolette intorno a quella parolina verbale – “impone” – perché in realtà non c’è niente e nessuno che mi impone alcunché.
Stavo solo riguardando i miei ultimi pensieri comparsi su questo caxxo di blog (per dirla in stile Emme…) e notavo che ultimamente scrivo un post un mese si e un mese no: febbraio dovrebbe essere il mese-sì ma, con ogni probabilità, diventerà un mese-no.

Un nuovo non-romanzo

Sono pronto a pubblicare una nuova fatica scrittoria.
Niente di che.
Sarà una cosa alla solita maniera: in self, niente marketing (non ne ho il tempo ma, se l’avessi, non ne ho la voglia), qualche innocente notifica sui social scarni che sto abbandonando e tanti saluti alle newsletter per scrittori che ricevo dai vari guru. D’altra parte è un non-romanzo: diciamo una raccolta di storiacce (sì, proprio quelle storiacce…) con un paio di racconti inediti.

Il re degli incipit

Rovistando nelle mie cantine digitali, ho rimesso insieme una serie di incipit davvero notevoli.
Per “notevole” non intendo dire particolarmente belli, ma particolarmente lunghi per essere solo un incipit. Ma anche particolarmente corti per essere anche solo la metà dell’intreccio che avevo in mente.
Motivo? Mancanza di tempo.
Proseguo a scriverli nella mia testa mentre guido in tangenziale quel quarto d’ora di mattina, mentre vado in ufficio. Almeno fino all’altro ieri, quando sono tornato ad accarezzare l’idea di pubblicare una raccolta di incipit per scrittori in crisi di idee. E’ un’idea bislacca o un colpo di genio? A volte la linea di confine è così sottile, altre volte si scopre l’acqua calda: magari apro internet e scopro che è pieno così di raccolte di incipit per scrittori persi. Però continuo a pensarci: magari c’è il grande scrittore che, attanagliato dallo stress contrattuale che gli intima di scrivere un romanzo all’anno, è alla ricerca disperata di un’idea da sviluppare… Et voilà: ecco un’idea interessante pescata dagli incipit di Darius Tred. Darius chiii? Chi se ne frega: basta una citazione nei ringraziamenti (che quasi nessuno legge) e l’0,1% dei guadagni al sottoscritto. Dunque, idea bislacca o colpo di genio?

Srinagar

E intanto il mio nuovo personaggio, stanco del mio scassato fancazzismo,  si è messo in proprio. E’ in viaggio per Srinagar. Un viaggio singolare. E incontrerà una sua vecchia conoscenza. Sì, insomma: i miei personaggi si stanno scrivendo da soli la storia, stanchi di aspettare che io metta insieme i pezzi in tangenziale, giorno dopo giorno. Stanchi di sentirmi dire “Allora, dove eravamo rimasti?”.

E nel frattempo?

Nel frattempo, dopo aver letto un romanzo di Glenn Cooper, dopo aver letto Il Fantasma di Canterville (e dirò: sarà anche un grande classico, ma Oscar poteva davvero fare di meglio…), dove eravamo rimasti con la lettura?

Ah, sì: è il turno di Filippo, con La svastica sul sole.

4 commenti su “Dove eravamo rimasti?

  1. Una raccolta di incipit idea davvero geniale!! .. credo proprio che ci farò un post.. casomai dammi l’iban per i diritti di autore.. magari non lo mettere tutto, giusto l’incipit.. 😉

    1. Sarò curioso di leggere il tuo post. Per l’iban, facciamo che te lo metto intero: casomai, a tua discrezione, comincia a mettere l’incipit del bonifico, quando sarà il momento… 😉

  2. Filippo ha fatto tribolare Barbara, ma, a questo punto, ci siamo!
    La raccolta di incipit interessante: peccato che non ci fosse più in rete quel Michele Scarparo di vecchia memoria, se no avrebbe attinto da essa per una delle sue memorabili rubriche!
    Allora che si fa? Ci si vede ai primi di marzo? (almeno da queste parti, che invece la svastica è al nastro di partenza!)

    1. La raccolta di incipit potrebbe essere interessante. Devo pensare a un titolo accattivante. E chissà, magari “quel Michele Scarparo” si rifarà vivo. Magari pure il suo amico Helgaldo, anche se credo che stroncherebbe l’idea con il suo graffiante sarcasmo.

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