Non amo alla follia gli inglesismi. Specialmente quando non sono necessari: invece che “Mexican Standoff” avrei potuto scrivere benissimo “Stallo alla messicana“. E forse avrei reso meglio l’idea.
In questo caso, però, devo fare un’eccezione perché si tratta di una citazione presa direttamente da un articolo che ho letto su Internazionale.
Ok: per chi si stesse chiedendo di cosa sto parlando, il mexican standoff, pardon, lo stallo alla messicana è una di quelle situazioni in cui due o più soggetti si tengono sotto scacco a vicenda senza riuscire ad avere vantaggi tangibili per uscire da quella situazione di stallo che, appunto, si viene a creare.
Impossibile non pensare ai film western.
E cosa centra tutto questo con i libri? Lo dice l’articolo. Che personalmente ho trovato divertente perché, in un certo senso, mi sono rivisto. Suppongo che molti altri bibliofili (chi ama leggere può essere chiamato anche bibliofilo?) si riconosceranno.
In sostanza, l’articolo riporta un siparietto epistolare tra persone che non amano prestare i libri. Vale la pena leggerlo.
Anche io non amo prestare i libri, ma non per una questione di tirchieria, gelosia o che altro.
Semplicemente perché poi, spesso, non tornano più indietro, tanto che mi dimentico persino di averli prestati. E tutte le volte che invece non mi sono dimenticato?
Be’, in questi casi ho collezionato una personale galleria di piccoli orrori del prestito.
Eccola qui:
- Presto un libro e quando lo richiedo indietro mi sento dire: “Io? Sei sicuro di averlo prestato a me? Io non l’ho mai avuto.”
- Oppure: “Ah, il tuo libro! Sai che l’ho prestato a mia volta e non mi ricordo più a chi l’ho dato…”
- Presto un libro e me lo vedo restituito con la sovracopertina sciupata
- Presto un libro e me lo vedo restituito con tutte le orecchie annullate: “Te le ho rimesse a posto! Non si fanno le orecchie alle pagine, non lo sai?”
(Ma una bella padella di ca.zi tuoi, non potevi fartela? penso… Sì, sono uno che fa le orecchie alle pagine e ho delle ottime ragioni per farle.)
Insomma: dopo aver letto questo articolo e aver ripensato ai miei orrori del passato, credo che non sia male l’idea di premunirsi con un’ottima tecnica di Book Mexican Standoff. In altre parole: una tecnica di scoraggiamento.
Ne ho già una infallibile ma non posso pubblicarla, altrimenti non sarà più infallibile 🙂 .
In ogni caso, si accettano sempre idee, perché non potrò usare sempre la stessa tecnica.
Tu non mi vuoi dare retta: il problema va risolto a monte.
Soluzione A:
“Ce l’hai? Me lo presti, allora”
“NO NO e poi NO”
Soluzione B:
“Ce l’hai? Me lo presti, allora?”
“Firma un contratto di cessione temporanea con tutte le condizioni e poi il libro è tuo”
Soluzione C:
“Ce l’hai? Me lo presti, allora?”
“Lo farei volentieri, ma giusto in questo periodo lo sta leggendo mio fratello.”
Io, lo sai, resto maniacale: non do e nemmeno chiedo. 🙂
Il libro è miooooo! :-O
Qualcosa mi dice che la foto del mio post (cioè i tizi con le pistole spianate) è molto azzeccata per quando qualcuno ti chiede un libro in prestito. Siamo già in due 😀 😀 😀 …