Tutti in attesa della dea bendata e del suo responso. Poco più di un migliaio di italiani in questi giorni sono in trepida attesa della fatidica cinquina. Io, invece, ho deciso di puntare più in alto (o più in basso: dipende dai punti di vista) e di mettermi in trepida attesa della fatidica sestina: quella del superenalotto. Visto il jackpot, mi accontenterei anch’io di una cinquina anche se temo che il sesto numero lo mancherei di un soffio: giochi il 74 ed esce il 73, o il 72.
Insomma, basta un attimo per passare il resto della vita a calpestare i congiuntivi con i “se” e i “ma”.

Ma torniamo alla cinquina (non quella del superenalotto 😀 ). Tra quei mille e più, stimo ci siano persone che avranno fatto i salti tripli per consegnare il romanzo entro la data di scadenza. Il caso vuole che proprio in questi mesi mi stia divertendo a concludere l’ultima mia fatica narrativa. Sì, ho proprio detto “divertendo”: perché ho aggiunto dei ricami che fino a due mesi fa non avevo neanche in mente. Risultato? Divertimento e adrenalina per chi scrive (io) e storia più bella e avvincente per chi legge, ovviamente al netto dei gusti soggettivi di chi mai arriverà a leggerla. Ogni tanto mi sfiora il pensiero che queste perle non le avrei potute aggiungere se avessi fatto i salti tripli ma è un discorso che forse non ha molto senso. Anzi: togliamo pure il “forse”.

Altre volte mi sfiora il pensiero che nemmeno nei prossimi anni parteciperò ai concorsi con questo scritto in fase conclusiva: sono infatti rimasto con i soliti dubbi. Come se non bastasse, arrivo dalla lettura di un paio di opere il cui editing e marketing attuato da “professionisti” mi ha lasciato davvero basito. Tempo fa mi lamentavo di editor che non si accorgevano di quando l’autore fa tramontare il sole a est ma mi sono accorto che in giro c’è di peggio… E se mi accorgo io che non sono editor di professione, la cosa mi fa davvero riflettere.

Bando alle ciance

Torniamo davvero alla cinquina (eh, sì, l’ho già scritto poco sopra ma ho divagato 😉 ). Non nego di avere una certa curiosità, non tanto per titoli e nomi. Perché cosa spetta al vincitore lo sanno tutti: ma cosa spetta ai quattro semifinalisti, se così possiamo chiamarli, non è ben chiaro. Inoltre vorrei sapere anche cosa spetta al restante migliaio: verrà mai pubblicato un elenco di tutte le opere giunte? Non pretendo le sinossi, ma almeno l’elenco di titoli e autori sarebbe il minimo, dato che stiamo parlando di opere inedite. Ma, non avendo partecipato né letto il bando fino in fondo (proprio perché non era mia intenzione partecipare), può darsi che stia parlando a sproposito, così come può darsi che l’elenco totale delle opere non lo sapremo mai.

Il vincitore

La mia curiosità però va tutta per il vincitore. Arriverà il giorno in cui troverò il romanzo in libreria e sarà il giorno in cui lo comprerò per leggerlo e analizzarlo in ogni virgola. Perché solo allora, con tutti i miei dubbi, riuscirò a dare la giusta dimensione al valore (non economico) del concorso. Solo allora riuscirò a capire se il premio economico è congruo rispetto a quanto richiesto in cambio al fortunato vincitore (tour di presentazioni, in Italia, all’estero, ecc…).
Insomma solo allora potrò chiarire tutti i miei dubbi (che sono solo miei, intendiamoci) e decidere se prendere in considerazione le eventuali future edizioni del medesimo concorso.
Certo: avrei potuto portarmi aventi con i romanzi esteri tradotti in Italia, quelli che hanno vinto negli altri paesi. Ma un vincitore madrelingua, secondo me, è molto meglio: mi permette di avere una lettura più diretta, senza eventuali perfezionamenti operati in fase di traduzione.

Nel frattempo

In attesa della cinquina, mi gioco uno o due euro al superenalotto: chiaro, il jackpot lo si porta a casa indovinando sei numeri, ma aspettando la cinquina giusta porterei a casa in scioltezza qualche centinaio di migliaia di euro. Certo, le probabilità in gioco da una parte e dall’altra non sono nemmeno paragonabili.

In ogni caso, in bocca al lupo a tutti quanti.

19 commenti su “Aspettando la cinquina

  1. Sono giorni in cui gli animi si scaldano facilmente, vuoi anche per l’entusiasmo primaverile, quando si abbandonano i cappotti, si indossano le scarpette da running e i fiorellini bruni ti sorridono e ti salutano lungo il percorso… ecco, stavo divagando pure io! 😀
    Sono curiosa anch’io di vedere chi saranno i cinque finalisti (e li considero tutti vincitori, perché anche gli altri quattro secondo me si porteranno a casa un contrattino), ma non mi fionderò ad acquistare i libri, attenderò prima che si scateni la critica e il popolo. Il libro me lo leggerò tra qualche mese, con i saldi. 😉
    E pure la mia curiosità è sulla qualità del testo, non hanno tempo per un editing approfondito (secondo i tempi di pubblicazione che hanno promesso), quindi il lavoro dev’essere giunto già rasente la perfezione. Per quanto ci siano in giro ancora degli ingenui convinti che sia sufficiente saper scrivere in italiano correttamente per scrivere un romanzo, e infatti poi ci troviamo i tramonti a est e la luna come nuovo pianeta del sistema solare…
    E se pubblicassero la lista completa dei partecipanti e saltasse fuori che in gara c’erano anche coloro che giuravano di non aver inviato manoscritti?
    Carrrrramba che sorpresa! No, non la pubblicheranno la lista, per evitare spargimenti di sangue… 😀

    1. Io non aspetterò critica e popolo perché, semplicemente, non mi interessa nulla di cosa diranno: io sono io e leggo da me… ;-P

      Vista l’aspettativa che si è creata forse sarò ipercritico ma mi sforzerò di non andare a cercare il pelo nell’uovo, anche se nelle mie letture recenti nell’uovo c’ho trovato qualche trave…

      Anche perché, se fossi il vincitore, ok che mi danno il malloppo, ma chiedendomi in cambio un tour così impegnativo da dover considerare di prendersi 6 mesi di aspettativa sul lavoro reale, come minimo mi aspetto che il mio romanzo sia pubblicato PERFETTO (non solo con la P maiuscola, per intenderci).

      Certo forse non è male il tuo consiglio di aspettare a prenderlo con i saldi, ma ho ancora i buoni libri avuti in regalo tra Babbo Natale e compleanno da smaltire… 😛

      Quanto alla lista, conosco concorsi simili che la pubblicano. Quindi non mi pare una cosa così fuori dal comune.

      1. E’ proprio perché ho una lista lunga di libri da leggere che non farò il torto di fargli passare davanti questo/i. E poi così risparmio. 😀

        1. Quindi mi stai dicendo che se dovessi vincere nei prossimi anni, mi lasceresti comunque in fila fuori dalla porta, al termine della tua coda di lettura? 🙁

          Ok, va bene: se ci sarà una presentazione a Padova, al firma-copie ti lascio per ultima… 😀 😀 😀

  2. Ho buttato in pasto ai lupi quelli che hanno partecipato ????, perché so che pensare a una possibile vittoria sta riempiendo le giornate di molti, più le nottate, forse, ché a occhi chiusi i sogni si godono di più,
    Per il resto, non conosco molti degli aspetti del concorsone: so solo che, quando decisi di partecipare a “Io Scrittore” non avevo una storia pronta e la mia intenzione era di approfittare di questa sorta di fiato sul collo per completare il romanzo in corso d’opera e posso dire che non si fa, che i risultati non premiano mai sforzi e impegno. Non puoi asservire ispirazione e scrittura a tempistiche esterne, per me si è rivelato un progetto fallimentare. Un romanzo va meditato, scritto, riscritto, sudato, incamerato, assorbito; essere “assicutati” (inseguiti) da scadenze e ambizioni folli non credo offra vantaggi. In pratica, non ho mai creduto che un concorso del genere potesse rappresentare la mia svolta. Detto ciò sarò contenta (e per nulla invidiosa) di chi arriverà al traguardo.

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    1. Be’, concordo. Io sono molto zen: scrivo quando mi capita e quando ho voglia. Di scadenze ne ho già abbastanza nella vita quotidiana e lavorativa (come tutti, credo).

      Aggiungerle anche quando mi diletto a fare altro, anche no. Grazie.

      E’ pur vero che dei mille partecipanti, penso che ce ne siano stati una parte in cui il romanzo meditato-scritto-riscritto-sudato-incamerato-assorbito ce l’avevano anche già pronto nel cassetto, pronti a tirarlo fuori alla prima occasione buona.

        1. Ecco il nano-coso è una di quelle cose che mi farebbe morire già al secondo giorno.
          Tanto di cappello a chi lo fa e a chi ci riesce, come te.

  3. Sono curiosa anch’io di leggere. Come ho di recente scritto sul blog, non vorrei essere nei panni dei concorrenti. In queste ore si stanno interrogando chi sarà nella cinquina e poi chi sarà il vincitore. Si accettano scommesse. Io punto su un esordiente di qualità, magari sulla un tema che si collochi bene nel nuovo millennio ????

    1. Non ci resta che attendere. Anche a voler scommettere, io non avrei la più pallida idea su cosa aspettarmi. Spero che vinca un thriller storico o sci-fi: almeno sarò più invogliato a leggere… 😉

  4. Infatti: in bocca al lupo ai partecipanti, nonostante il vincitore (e su quest’affermazione mi gioco un pezzo d’anima) sarà scelto in base a: bravura 5% (forse meno), social follower 45% (forse più, rubando qualcosa alla percentuale che corrisponde alla bravura), notorietà 50%.
    In bocca al lupo ai partecipanti… o contorno che siano.

    1. Io credo che la fetta di bravura dovrà essere molto più ampia del 5% perché, visti i tempi stretti che si ritroveranno per editing, traduzioni e compagnia bella, nella cinquina ammetteranno romanzi pronti per la pubblicazione.

      E per un romanzo del genere, di bravura ce ne vuole tanta.

      Comunque staremo un po’ a vedere.

      1. Mi piacerebbe essere fiducioso sul punto che sollevi, ma l’editing penso che lo faranno in velocità. La traduzione possono farla in un secondo tempo, non credo che l’opera vincitrice uscirà in contemporanea mondiale.
        Ma mi voglio sbilanciare ancora di più: visto che in Italia le lettrici surclassano numericamente i lettori, a vincere sarà un’opera di genere.
        Si accettano scommesse (sul piatto posso mettere 2,18€ in monetine da 1 e 2 cent, 4 caramelle al limone, 1 bastoncino di liquirizia semirosicchiato e BEN 2 boeri).
        Te la senti di coprire la posta (di tutto rispetto)? 🙂

        1. Rosa Matteucci finalista Premio Strega e vincitrice del Grinzane Cavour e del Premio Bagutta; 7 romanzi all’attivo e 2 interpretazioni cinematografiche: Mobbing della Comencini e La tigre e la neve di Benigni;

          Silvia Bottani, critica curatrice di non so cosa e giornalista;

          3 pseudonimi.

          La Matteucci non mi sembra né di primo pelo ne proprio sconosciuta.
          Come la vedi?
          Io la papabilerei pure come vincitrice, fermo stando che degli altri 3 non so niente.

          1. Per me sono tutti papabili. I 3 pseudonimi non credo siano esordienti puri e non mi stupirei se, in caso di vincita, rivelassero la vera identità.

            Io penso che, vincita o no, porteranno comunque a casa un contrattino, forse meno vantaggioso ma pur sempre un contratto. Anche perchè sono straconvinto che tutti e 5 sono già pronti per la pubblicazione e non hanno bisogno di grossi interventi in termini di editing e correzioni.

            Quanto scommetti che in autunno o, al più tardi, a Natale saranno tutti in libreria con tanto di fascettona gialla “Finalista al premio Dea” ?

            Copro la tua posta e rilancio aggiungendo (mi voglio rovinare…) ben 3 Ferrero Rocher… 🙂

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  5. La DeA sa chi sono. In caso di vittoria provvederà a rivelare la loro identità; mi pare di averlo letto sul bando.

    Mi pare anche di aver letto sul sito di CBM che dei 3 solo uno è un esordiente, se non ricordo male.

    Se aggiungi i Rocher però mi tocca tirare fuori i Mikado ancora impacchettati.

    Se non hanno ancora chiamato per le fascette vuol dire che hanno proprio bisogno di un buon agente 😉

    1. Sì penso anch’io che, se non tutti e 5, almeno i primi 3 pubblichino con la DeA, anche se a meno.
      Comunque un buon affare.

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